Il processo di controllo dei rischi per la sicurezza e salute sul lavoro consiste in un insieme di fasi che spesso vengono descritte come segue:
È quindi centrale la fase di definizione delle misure, che segue alla valutazione del rischio e prelude alla loro realizzazione.
La scelta delle misure di prevenzione e protezione non è però semplice: molte variabili e diversi criteri vanno tenuti in conto.
In prima istanza si usa distinguere fra misure di prevenzione e di protezione.
Le misure di prevenzione vengono adottate per ridurre la probabilità di un evento negativo, mentre quelle di protezione servono a limitare gli effetti dannosi di un tale evento.
In una matrice di rischio, in cui le due dimensioni rappresentino la probabilità e la gravità del danno, la prevenzione corrisponde a uno spostamento favorevole lungo la dimensione della probabilità, mentre la protezione ad analogo spostamento lungo la direzione della gravità.
Si possono distinguere diversi metodi per la riduzione dei rischi. I principali sono riconducibili ai seguenti:
Per la scelta fra diverse possibili misure vanno tenute presenti numerose variabili, fra le quali:
Ci si riferisce a una gerarchia delle misure per designare una classificazione delle misure associata a un criterio di priorità fra esse.
Le gerarchie delle misure sono quindi strumenti decisionali. Nella scelta delle misure occorre preferire quelle più alte nella gerarchia.
Esistono diverse gerarchie di misure. Una fra le più citate si riferisce alle seguenti tre categorie:
Un esempio di gerarchia di misure riferite a uno specifico rischio (chimico in questo caso) è la seguente:
La norma ISO 45001:2018 propone una gerarchia indicando che ciascuna misura di una categoria dovrebbe essere adottata solo ove le precedenti siano state scartate o non appaiano sufficienti. Le categorie di azioni indicate dalla norma sono:
Nel campo della salute sul lavoro le misure sono spesso categorizzate invece in misure di prevenzione primaria, secondaria e terziaria.
Ad esempio, con riferimento alla riduzione del fenomeno dello stress:
Nella pratica professionale si cerca un’appropriata ridondanza di misure, che molto spesso abbraccia sia misure di prevenzione che di protezione. Sono quindi messe in pratica misure che appartengono a diversi livelli di priorità delle gerarchie menzionate.
Oltre a queste, si mettono in atto misure di mitigazione ulteriore, prevedendo ad esempio adeguati soccorsi ove la prevenzione e la protezione abbiano fallito.
Al di là delle gerarchie più volte citate e rinvenibili nelle norme tecniche e di legge, o in letteratura, esistono alcune sintesi a scopo di memorizzazione, una delle quali è la cosiddetta gerarchia ERIC-SP.
Tale sistematizzazione si basa su diverse gerarchie e ne sintetizza i principi. Si suggerisce innanzi tutto che il luogo di lavoro sicuro (sicurezza oggettiva) sia preferibile rispetto all’operatore sicuro (comportamenti corretti nell’applicazione delle misure e nell’uso dei DPI).
All’interno di questa prima suddivisione vengono fornite altre priorità, basate sul criterio di ridurre quanto più possibile a monte il flusso di energie o di eventi che possono condurre a una lesione. Nella Tabella 1 si descrive la gerarchia ERIC-SP, il cui acronimo viene spesso presentato come “Eric Saves People”.
Bisio C., Gestione della sicurezza nei sistemi sociotecnici. Resilienza, incidenti e complessità nella sicurezza industriale, EPC Editore, Roma, settembre 2019
Boyle T., Health and Safety: Risk Management, Routledge, New York, 2018
ISO, ISO 45001:2018 Occupational health and safety management systems – Re-quirements with guidance for use
Articolo a cura di Carlo Bisio
Carlo Bisio è Graduate Member of IOSH, ha conseguito l’International Diploma NEBOSH in Occupational Health and Safety, è Psicologo del Lavoro e delle Organizzazioni, e ha ottenuto un Master biennale in Ergonomia presso il CNAM di Parigi.
Da più di 25 anni si occupa di consulenza e formazione alla sicurezza, in particolar modo di management della sicurezza, di safety leadership, di stress e fattori psicosociali, di ergonomia.
Ha lavorato presso più di 200 aziende nei settori chimico, farmaceutico, siderurgico, alimentare, sanitario, trasporti, e molti altri.
Ha insegnato per più di 10 anni come docente a contratto presso l’Università di Milano Bicocca e presso altri atenei.
È autore o curatore di numerosi scritti sui temi del management, della sicurezza, della formazione, dei fattori psicosociali; fra i suoi libri più letti “Psicologia per la sicurezza sul Lavoro. Rischio, benessere e ricerca del significato”, Giunti, 2009.
È fondatore e Amministratore di Cesvor (www.cesvor.com).
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