Frodi agli ATM e POS

DOTAZIONE APPARECCHIATURE ATM E POS (FONTE ABI)

L’analisi, effettuata a livello nazionale, evidenzia che il numero complessivo degli ATM attivi era pari – a dicembre 2014 – a 40.527 unità.

Le informazioni riflettono il numero complessivo delle apparecchiature alla data 31 dicembre.

Le apparecchiature multifunzione (presso sportelli) rappresentano l’84,2% del totale, quelle ubicate presso imprese o enti sono pari al 2,7% del totale (solo cash dispenser e multifunzione). Rispetto al 2013 si registra una riduzione del 5,5%. Rispetto al 2013, nel 2014 si riscontrano in particolare le seguenti variazioni:

  • Operazioni di prelievo su ATM della banca: – 28,5%
  • Altre operazioni di pagamento su ATM della banca: + 26,9%

UTILIZZI FRAUDOLENTI FONTE ABI

Gli utilizzi fraudolenti su moneta elettronica e strumenti prepagati sono stati nel 2014 pari a 21.000 unità, per un ammontare di 1,8 milioni di euro (importo medio 87 euro). Per questo aggregato, dalla segnalazione riferita a giugno 2012, è stato inserito un nuovo dettaglio: in particolare la suddivisione tra frodi perpetrate su rete, presso esercizi convenzionati e su ATM: quelle operate su rete sono pari al 73% del totale; quelle su ATM rappresentano il 18%.

Nella foto sottostante è possibile vedere dove geograficamente avvengono di più le frodi sul territorio nazionale.

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Foto: fonte dipartimento del tesoro anno 2012 contro 2013

Valore transazioni non riconosciute su prelievi per ripartizione geografica – dati semestrali

LA TECNOLOGIA IN AIUTO DELLE FRODI AGLI ATM

I sistemi di videosorveglianza di rete incrementano la sicurezza per i clienti della banca nonché per la banca stessa. Le registrazioni assolutamente in linea con la normativa della privacy italiana, consentono se necessario di risalire al malfattore. La banca infatti può capire se (senza riprendere il volto della persona né i codici digitati) la persona allo sportello sta manomettendo l’atm installando lo skimmer (finta fessura) capace di leggere la banda magnetica del bancomat del cliente copiandone i dati. Altre tecniche:

  • il card trapping: i truffatori fanno in modo che la tessera rimanga incastrata nella fessura e aspettando che il cliente chieda aiuto o entri in filiale per agire. Come la banca può capire una frode: dal tempo di permanenza allo sportello e dal numero di operazioni effettuate dalla stessa persona
  • il Cash Trapping, ossia una volta terminata l’operazione i soldi non escono e restano intrappolati nel meccanismo, che una volta smontato ridà al truffatore tutti i soldi prelevati nel tempo d’installazione del trapper.

La videosorveglianza aiuta la polizia nelle indagini, consegnando immagini ad alta qualità.

La strategia migliore di prevenzione della clonazione fisica della carta di pagamento consiste nella velocità di individuazione delle transazioni non riconosciute e di prevenire un rischio di frode oggettivo, imminente e rilevabile.

  • Per aumentare la velocità di individuazione occorre mettere in comunicazione video e dati transattivi dei punti di accettazione degli strumenti di pagamento, siano essi esercizi commerciali (PoS) o distributori ATM.
  • Per prevenire è sufficiente utilizzare un VMS (virtual management system) proattiv in grado di capire se si sta presentando una situazione a rischio. March networks Command è in grado di avvisare il responsabile sicurezza in caso di stazionamento prolungato davanti all’ATM (tempo necessario per l’applicazione di uno skimmer o cash trapper) o in caso di transazioni multiple durante un’unica sessione (una persona che effettua molti prelievi tramite più carte clonate)

I CONSIGLI AI CITTADINI! PARLA ELY MASPERO, PRODUCT LINE MANAGER DI MARCH NETWORKS

Durante l’estate ci sono due fattori da considerare:

  • la gente è portata ad effettuare più prelievi
  • chi resta in città si scontra con marciapiedi deserti ed è più a rischio furti

Ecco cosa noi di March network consigliano agli utenti degli ATM:

  1. controllare che la tastiera sia ben fissata
  2. che la fessura dove si inserisce la carta sia anch’essa ben fissa
  3. se la carta rimane incastrata denunciare l’accaduto alla banca senza abbandonare lo sportello ATM ma telefonando
  4. se possibile utilizzare ATM nell’area Self / all’interno della banca
  5. se lo sportello è su strada diffidare della gente che tende ad avvicinarsi troppo e nel caso sospendere l’operazione
  6. rifiutare l’aiuto di terzi
  7. digitare il PIN sempre coprendo la digitazione con l’altra mano
  8. attivare il servizio sms per ogni operazione svolta con la carta
  9. nel caso in cui ci si accorga che si è stati truffati fare denuncia immediatamente e avvisare la propria banca
  10. non gettate la ricevuta. Da quel foglietto i malviventi possono recuperare i dati della vostra carta elettronica.

A cura di Ely Maspero

Articolo pubblicato sulla rivista Safety & Security – Luglio/Agosto 2015

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