Una sanità di qualità, tempestiva e in sicurezza grazie alla tecnologia? I campi di applicazione della Telemedicina

Dopo aver definito nel precedente articolo cosa è la Telemedicina, come si è evoluta storicamente e quali siano gli attori coinvolti, analizziamo qui quali sono nello specifico i suoi settori di applicazione e servizi, e la loro utilità per capire quali sono le effettive potenzialità di questa tecnologia.

In quali ambiti e con quali strumenti ad oggi la telemedicina – mediante mezzi di telecomunicazione quali internet, fibra ottica, LAN, sistema radiomobile ETACS e GSM – può essere utile per fornire assistenza, prevenzione e formazione per la tutela della salute?

Ambito sanitario-ospedaliero

In questo settore la telemedicina assolve molteplici funzioni, per:

– Essere di ausilio alle strutture sanitarie nella medicina d’urgenza, fornire quindi un servizio di primo soccorso per le strutture di Pronto Soccorso e le centrali operative legate ai numeri di emergenza.

Tramite l’uso del telemonitoraggio, è possibile infatti condividere con l’operatore sanitario i parametri registrati dai dispositivi medici. Il personale sanitario visualizza i dati del paziente su portali online specifici, e può fornire così indicazioni per un eventuale supporto immediato.

–  Aumentare la diffusione sul territorio dei servizi specialistici.

Grazie alla telediagnosi è possibile garantire una migliore qualità dell’assistenza sanitaria ed un migliore rapporto costi/prestazioni.

Per esempio si rende possibile il consulto tra medico di base e paziente da un lato e specialista dall’altro, grazie a un teleconsulto ospedaliero o una videoconferenza. Strumenti utili alla telediagnosi sono ad esempio la telecardiologia, la teleradiologia, la teledermatologia, che consistono nella trasmissione e condivisione di immagini cardiologiche, radiografiche e dermatoscopiche, utili per effettuare una diagnosi a distanza delle condizioni del paziente da parte dei diversi specialisti.

Favorire la creazione e formazione di personale in ambito sanitario.

Corsi erogati in teledidattica consentirebbero di formare personale qualificato anche in zone periferiche, da cui il personale non sarebbe costretto a spostarsi e in cui potrebbe comunque avere la possibilità di essere operativo una volta formato.

Si aumenterebbe quindi il presidio medico sul territorio da parte degli operatori sanitari e con esso una cura diffusa.

In particolare la teledidattica medica è un settore della telemedicina che si avvale, oltre che delle videoconferenze, di telericerca e teleassistenza.
La telericerca rileva i dati epidemiologici e aiuta a definire i protocolli utili alla prevenzione ed alla riabilitazione per ogni caso clinico specifico.
La teleassistenza, quando avviene come discussione tra operatori del settore che analizzano diagnosi (telediagnosi) e terapia (teleterapia) da sottoporre ad un caso, diviene utile nella formulazione di programmi di prevenzione e sicurezza sanitaria e vede i suoi dati rilevati sul territorio raccolti in un telearchivio.
Un telearchivio costituisce una banca dati relativa a un determinato territorio, che permette di:

  • conoscere la distribuzione delle patologie nella popolazione e di poter effettuare efficaci politiche sanitarie;
  • confrontare i diversi protocolli operativi utilizzati nei diversi territori;
  • confrontare le diverse risposte dei pazienti alle politiche di prevenzione.

I dati raccolti dovranno servire agli enti sanitari per stabilire linee guida comuni di prevenzione e intervento e l’attuazione di un’unica filosofia comportamentale nell’approccio diagnostico-terapeutico del paziente, con lo scopo di migliorare lo stato di salute generale della popolazione e la sicurezza di pazienti e operatori.

Il campo chirurgico-operatorio.

La telechirurgia rappresenta un settore di applicazione delle tecniche della telemedicina che ha ormai raggiunto un notevole sviluppo e rilevanza.

Si avvale dei mezzi telematici per effettuare interventi chirurgici a distanza: il chirurgo (o l’operatore) ha una visione continua del campo operatorio mediante un monitor, può riprodurre quindi le varie manovre dell’intervento tramite un’apposita strumentazione che le teletrasmette da remoto e quindi vengono eseguite fedelmente nella realtà da un robot sul paziente.

Oltre alla telechirurgia classica si va sempre più sviluppando una branca di telechirurgia virtualmente assistita, ovvero si collegano tra loro più utenti per operare mediante robotica chirurgica a distanza, utilizzando sistemi di tecnologie della realtà virtuale.

Un esempio è il Surgical Theater, un neurosimulatore ad alta tecnologia che ricostruisce il modello 3D della morfologia del paziente, il neurochirurgo può esercitarsi a simulare attrverso un visore le manovre chirurgiche sul modello, per poi riportarle più efficacemente e in sicurezza nel reale.

Informazione – Migliorare la qualità dell’informazione rivolta ai pazienti.

Migliorare l’informazione significa creare un rapporto fiduciario del cittadino con le istituzioni e gli Enti e una diffusione delle buone pratiche in materia di prevenzione e cura.

Amministrazione – Ottimizzare la gestione amministrativa del sistema sanitario.

Le applicazioni dell’informatica all’ambito gestionale e amministrativo del sistema sanitario possono consentire:

  • uno snellimento di tempi e costi delle procedure ed una semplificazione per tutto quello che riguarda l’iter di diagnostica e terapia;
  • la creazione e consultazione di archivi specialistici per permettere di effettuare diagnosi integrate.

Una rete telematica che metta in connessione tra loro le diverse strutture sanitarie può fornire in tempo reale informazioni ad esempio sulla disponibilità dei posti letto nelle strutture, sulle liste di prenotazione degli esami diagnostici, sulla gestione delle casistiche individuali e delle cartelle cliniche.

Migliorare la qualità dei servizi e ridurre i costi di gestione dei servizi fa in modo che sia il cittadino, che ne usufruisce, che l’operatore, che eroga la prestazione, si sentano più sicuri e tutelati.

Ambito extraospedaliero

Aeronautica civile – Ricordiamo che la grossa spinta allo sviluppo della telemedicina è avvenuta per rispondere all’esigenza di monitorare i parametri vitali degli astronauti durante la corsa allo spazio nell’America degli anni ’60. Dopo quegli esordi si è passati quindi alle applicazioni della telemedicina per l’aeronautica civile.

Ogni aeromobile è collegato via radio, nel corso del suo tragitto aereo, con una Centrale Operativa. In caso di necessità, malori, incidenti, lesioni etc. viene contattato il team di medici presente nella Centrale Operativa che è in grado di fornire istruzioni al personale di bordo (opportunamente pre-addestrato) per gestire al meglio l’emergenza.

Istituti penitenziari – In alcune nazioni, tra cui diversi Paesi anglosassoni, sono stati condotti esperimenti per un utilizzo della telemedicina all’interno delle strutture penitenziarie. L’obiettivo della telemedicina è quello di ridurre i rischi e aumentare la sicurezza sia relativamente all’accesso del personale sanitario nelle carceri, sia per evitare il trasferimento dei detenuti nelle strutture ospedaliere, in particolar modo se si tratta di semplici consulti medici.

Psichiatria – la telepsichiatria: in questo settore il contatto diretto medico-paziente è ritenuto fondamentale, sia per l’esatta formulazione della diagnosi, sia per la scelta dell’intervento terapeutico più efficace.

Per queste ragioni, vi sono notevoli limitazioni all’utilizzo della telemedicina in questo campo. Tuttavia, in alcune aree dell’Australia, data la vastità del territorio, la scarsità dei centri di psicoterapia/psicologia e le grandi distanze, sono stati avviati degli esperimenti anche inerenti questa materia.

Ambito domiciliare

Il telemonitoraggio, come dicevamo, garantisce un continuo monitoraggio che valuta parametri misurabili con apparecchi domiciliari che può essere rivolto ad esempio a:

  • pazienti cronici, cardiopatici, in dializzati, diabetici etc.;
  • pazienti in post-operatorio, consentendogli di ridurre i giorni di degenza in struttura sanitaria in seguito a un intervento chirurgico e di monitorare le sue condizioni cliniche direttamente a domicilio, riducendone lo stress psicologico e fisico del paziente e dei suoi familiari, e risparmiando risorse economiche.

La teleassistenza, che consiste nei servizi di telesoccorso e dal telenursing, integra servizi di telemedicina rivolti a persone che necessitano un monitoraggio e un’assistenza continua, come persone disabili e/o anziane.

All’interno di portali dedicati possiamo trovare i servizi offerti dai sistemi store-and-forward che comprendono consultazioni remote effettuate in condizioni non di emergenza, es. via e-mail.

L’Homecare consiste nell’erogazione di servizi sanitari a distanza, sempre di tipo domiciliare, che vedono la presenza, presso il paziente, solo di un infermiere.

Tutti i settori descritti offrono una panoramica sulle enormi possibilità di utilizzo della nuova tecnologia con l’obiettivo di aumentare la sicurezza del cittadino, effettiva e percepita, e verso la diffusione di una cultura e gestione integrata della salute.

Solo con uno sguardo d’insieme sul quadro dello stato attuale della materia è possibile provare a ipotizzarne sviluppi futuri e possibili, nuovi campi di applicazione.  

 

Articolo a cura di Maria Cristina Leone

Profilo Autore

Dott. Arch. Maria Cristina Leone, laurea magistrale con lode e dignità di pubblicazione presso la “Università Federico II” di Napoli. Project Manager Consultant per progettazione civile impianti Chimici, Petrolchimici - Oil&Gas, strutture ed edifici Blast Resistant, progettazione Ospedaliera. Security Specialist Consultant; sviluppo di principi strategici di analisi ed intervento per la predisposizione di contromisure tecniche di protezione del Sistema Edificio/Ambiente per la minaccia CBRNe e la protezione delle Infrastrutture Critiche.

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