Nel recente mese di luglio è stato reso pubblico il nuovo report dell’Europol, l’Agenzia europea di cooperazione per il contrasto della criminalità, denominato “Terrorism Situation and Trend 2022” (TE-SAT), un rapporto oramai presentato annualmente sulla situazione e le tendenze del terrorismo nell’Unione Europea.
Il TE-SAT è il rapporto più completo a livello Europeo sulla situazione e le tendenze del terrorismo negli Stati membri dell’Unione e contiene informazioni molto dettagliate indirizzate ai responsabili politici, alle forze dell’ordine e, in generale, anche ai cittadini europei, sugli sviluppi relativi al terrorismo e alle forme di estremismo che possono influenzare o essere collegate al terrorismo. Il rapporto TE-SAT 2022 [EuU1] fornisce una panoramica della situazione del terrorismo relativamente al 2021 basandosi su dati qualitativi e quantitativi, verificati e affidabili, forniti direttamente dagli Stati membri sugli attacchi terroristici registrati, su arresti e sentenze emesse per reati di terrorismo nell’anno di interesse.
L’importante Direttiva UE 2017/541 sulla lotta al terrorismo [Dir1] fornisce finalmente in Europa un quadro giuridico di riferimento stabile e unitario che tutti gli Stati membri sono stati obbligati a recepire nella propria legislazione nazionale già dal 2018, almeno come contenuto minimo, nella definizione di terrorismo e di atti terroristici [Car1, Car2].
Come definisce la Direttiva UE 2017/541, gli attacchi terroristici sono reati penali compiuti allo scopo di ‘intimidire gravemente la popolazione, costringere indebitamente i poteri pubblici o un’organizzazione internazionale a compiere o astenersi dal compiere un qualsiasi atto, o destabilizzare gravemente o distruggere le strutture politiche, costituzionali, economiche o sociali fondamentali di un paese o di un’organizzazione internazionale’ [Dir1].
La Direttiva UE 2017/541 elenca in modo puntuale nell’art.3 i reati che caratterizzano il terrorismo e sintetizza in sé un percorso di evoluzione della identificazione di ‘reati terroristici’ durato vari decenni [Car2]. In particolare, i reati di terrorismo sono tali solo quando commessi per uno degli scopi evidenziati nella definizione di terrorismo sopra riportata.
In questa accezione, costituiscono reato di terrorismo:
Nonostante le diverse legislazioni sul terrorismo che caratterizzano il livello nazionale in Europa, la Direttiva UE 2017/541 definisce e impone un quadro giuridico comune minimo per tutti gli Stati membri e, in particolare, una definizione armonizzata dei reati di terrorismo In questa prospettiva condivisa nella visione del terrorismo in ambito UE, il Report TE-SAT distingue e approfondisce, sulla base dell’ideologia, le seguenti tipologie di terrorismo:
e, inoltre, fornisce dati statistici sugli attacchi terroristici, gli arresti e le condanne negli Stati membri. A livello nazionale, la legislazione in materia di terrorismo può variare entro i limiti stabiliti dalla Direttiva UE 2017/541, in quanto, come è noto, gli Stati membri mantengono per l’applicazione nazionale delle direttive una flessibilità legislativa. In questa ottica, l’analisi quantitativa presentata nel rapporto TE-SAT riflette le definizioni di reati di terrorismo date dagli Stati membri in base alla visione nazionale, che può essere anche più ampia – ma certamente non più ristretta – rispetto alle definizioni stabilite dalla Direttiva UE 2017/541.
Sebbene il campo di applicazione principale del TE-SAT sia il terrorismo, laddove pertinente e disponibile, il rapporto presenta specifici episodi, atti e attività di estremismo violento, segnalati dagli stessi Stati membri. Gli episodi di estremismo, però, non si riflettono nella panoramica quantitativa degli attentati terroristici e sono inclusi nel rapporto per contestualizzarli e per fornire un quadro più completo della situazione della sicurezza nell’UE. Per gli stessi scopi, gli Stati membri sono tenuti a riferire informazioni qualitative sull’estremismo e sulle “narrazioni di odio” che oggigiorno svolgono un ruolo non secondario nella istigazione alla violenza terroristica.
Secondo il rapporto Europol 2022 [EuU1] sulla situazione del terrorismo nell’Unione Europea nel 2021 ci sono stati 15 eventi di terrorismo (eventi che comprendono tentativi riusciti, falliti e sventati), rispetto ai 57 eventi del 2020 [EuP1] e ai 55 del 2019 [EuU2]. Il numero di morti in UE per atti di terrorismo è stato nel 2021 uguale a 2, contro i 21 morti in attentati terroristici del 2020 e i 10 del 2019 [EuU2].
Quindi, il 2021 – secondo anno di pandemia da COVID-19 – ha fatto registrare una significativa diminuzione degli eventi/attacchi terroristici – come si evince anche graficamente dalla fig.1 – e del numero di morti dovuti al terrorismo.
In particolare, nel 2021 è la Francia ad aver subito il maggior numero di attacchi (5), seguita da Germania (3) e dalla Svezia (2). Austria, Danimarca, Ungheria, Belgio e Spagna hanno registrato un solo attacco, come mostrato in fig.2 dove si riporta per ogni Stato membro il numero di attacchi e il numero di arrestati per terrorismo nel 2021.
Dei 15 attacchi complessivi del 2021, solo 4 sono stati portati realmente a termine. La maggior parte degli attacchi terroristici registrati sono stati di matrice jihadista (11), di cui 3 sono stati portati a termine rispettivamente in Francia, Spagna e Germania, mentre 8 attacchi sono stati sventati rispettivamente in Francia (4), Svezia (1), Ungheria (1), Danimarca (1) e Germania (1). Gli attacchi jihadisti del 2021 sono diminuiti rispetto ai 14 attacchi del 2020 e ai 18 del 2019. I 2 morti registrati nel 2021 per attacchi terroristici sono causati dagli attacchi jihadisti compiuti in Spagna e in Francia.
Il numero di attacchi terroristici legati a movimenti della destra radicale portati a termine, sventati e falliti è in numero di 3 nel 2021, valore paragonabile ai 4 attacchi registrati sia nel 2020, sia nel 2019. Dei 3 attacchi 2021 che gli Stati membri hanno segnalato per la matrice terroristica di destra, nessuno è stato portato a termine con successo, registrando 2 attacchi sventati – rispettivamente in Svezia e in Austria – e un attacco fallito in Belgio.
Gli attacchi terroristici legati a gruppi della sinistra e ai gruppi anarchici nell’UE sono invece diminuiti drasticamente nel 2021 rispetto agli anni precedenti. Solo un attacco risulta portato a termine, in Germania per la precisione, con una significativa differenza rispetto agli anni precedenti dove si erano registrati per la matrice di sinistra 25 attacchi del 2020 e ai 26 attacchi del 2019. La differenza tra il numero di attacchi registrati negli ultimi tre anni, precisa però il rapporto TE-SAT 2022, potrebbe anche essere attribuita a un cambiamento di classificazione degli incidenti messo in atto da parte di alcuni Stati membri per gli attacchi terroristici e per quelli degli estremisti a valle dell’applicazione proprio della Direttiva UE 2017/541.
Nel 2021, gli Stati membri non hanno segnalato alcun attacco etno-nazionalista o separatista portato a termine, sventato o fallito, nel 2019 era stato registrato un solo attacco di questo tipo mentre nel 2020 gli attacchi erano stati ben 14.
Per quanto attiene ai reati legati al terrorismo, 388 persone sono state arrestate negli Stati membri nel 2021 – come indicato in fig.1 – per reati riconducibili a questo crimine. Il numero di arresti è, dunque, diminuito rispetto ai 449 del 2020 e ai 723 del 2019. La maggior parte degli arresti nel 2021 sono stati effettuati a seguito di indagini sul terrorismo jihadista (260 arresti) in Francia, Spagna e Austria (rispettivamente 96, 39 e 23 persone arrestate). Gli arresti per terrorismo jihadista rimangono confrontabili con i numeri riportati nel 2020. Il numero di arresti per reati di matrice di destra è invece aumentato nel 2021, mentre gli arresti per reati di matrice di sinistra sono diminuiti per il secondo anno consecutivo.
Nelle seguenti fig.3, tab.1 e tab2 sono riportati alcuni dettagli precedentemente introdotti e in parte analizzati. Le rappresentazioni grafiche sono estratte dal rapporto Europol 2022 [EuU1].
Dall’analisi completa del Rapporto TE-SAT 2022 [EuU1] si delineano molti spunti di riflessione sulla situazione del terrorismo e sul futuro che ci attende in Europa. Tra questi, i più importanti appaiono i seguenti.
Per concludere, si può osservare che gli accadimenti recenti geopolitici e le conseguenze della guerra in atto dal febbraio 2022 nel cuore dell’Europa tra la Russia e l’Ucraina avranno certamente un impatto duraturo sulla sicurezza dell’UE per gli anni a venire. La guerra Russo-Ucraina ha, infatti, già attirato sui campi di battaglia diversi individui radicalizzati provenienti dagli Stati membri, persone che si sono uniti alla lotta in entrambi gli schieramenti. Inoltre, è possibile che la cronicizzazione della guerra in corso possa, nel tempo, scatenare reazioni violente e mobilitazioni di estremisti. Sarà necessario per le autorità locali ed europee che hanno competenza sulla sicurezza dei cittadini monitorare da vicino questi sviluppi, tenendo conto delle lezioni apprese in passato anche nell’affrontare i combattenti ‘stranieri’ di ritorno dai campi di battaglia. Una sfida che apre un ulteriore, nuovo e complesso orizzonte europeo, non facile da prevedere e gestire.
CBRN = Chemical, Biological,Radiological and Radiological
COVID-19 = Corona Virus Disease 2019
IED = Improvised Explosive Device
IID = Improvised Incendiary Device
TE-SAT = Terrorism Situation and Trend
UE = Unione Europea
[Car1] M. Carbonelli, Terrorist attacks and natural/anthropic disasters: risk analysis methodologies for supporting security decision making actors, Aracne CBRN Series, Rome 2019
[Car2] M. Carbonelli, Terrorismo: dalle definizioni internazionali alle condotte di reato, safety & Security Magazine, 30 marzo 2018, https://www.safetysecuritymagazine.com/articoli/terrorismo-dalle-definizioni-internazionali-alle-condotte-di-reato/
[Dir1] Directive (EU) 2017/541 of the European Parliament and of the Council of 15 March 2017 on combating terrorism and replacing Council Framework Decision 2002/475/JHA and amending Council Decision 2005/671/JHA, https://eur-lex.europa.eu/legalcontent/EN/TXT/?uri=CELEX%3A32017L0541 .
[Dir2] Direttiva 2013/40/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 agosto 2013, relativa agli attacchi contro i sistemi di informazione e che sostituisce la decisione quadro 2005/222/GAI del Consiglio (GU L 218 del 14.8.2013, pag. 8)
[EuP1] European Parliament, Terrorism in the EU: terror attacks, deaths and arrests in 2020, August 2021, https://www.europarl.europa.eu/news/en/headlines/society/20210628STO07262/terrorism-in-the-eu-terror-attacks-deaths-and-arrests-in-2020
[EuU1] Europol (2022), European Union Terrorism Situation and Trend Report, Publications Office of the European Union, | ISBN 978-92-95220-44-7 | ISSN 2363-0876 | DOI: 10.2813/467703,Luxembourg, July 2022, https://www.europol.europa.eu/cms/sites/default/files/documents/Tesat_Report_2022_0.pdf
[EuU2] Europol (2021), European Union Terrorism Situation and Trend Report, Publications Office of the European Union, | ISBN 978-92-95220-26-3 | ISSN 2363-0876, Luxembourg, July 2021, https://www.europol.europa.eu/cms/sites/default/files/documents/tesat_2021_0.pdf
Articolo a cura di Marco Carbonelli
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